L’evento ha comunque proposto una trentina tra presentazioni, panel, proiezioni, una mostra di antiche foto di Eretz Israel, nell’arco dei due giorni, inoltre tre pranzi, due coffee break, insomma nel complesso un programma molto vario e intenso, come è tradizione in ogni evento Limmud.
In apertura del convegno una sessione plenaria, allargata agli iscritti alla Comunità Ebraica di Firenze. Una prima parte con un panel intitolato “Un case-study: Gli ultimi 35 anni della Comunità ebraica di Firenze (ma non saranno gli “ultimi”!)”, mentre la seconda parte presentava un “Dialogo tra un rabbino e un ebreo poco osservante”.
Nel corso dei due giorni si sono susseguite le varie sessioni che hanno trattato temi di Torà e Talmud, cucina, musica barocca e canzoni moderne, storie di comunità e di famiglia, cinema yiddish, dialetti giudaico-italiani, e ancora molto altro.
Molto apprezzata l’organizzazione, veramente molto efficiente, e i momenti conviviali e gastronomici a conferma del giudizio che, in un nostro evento passato, espresse uno dei fondatori inglesi di Limmud (“The best Limmud food ever!”).